L’11 ottobre 2017 la Commissione ha pubblicato una comunicazione sul completamento dell’Unione Bancaria che prende in considerazione i risultati finora conseguiti e mette in evidenza il punto di vista della Commissione sugli aspetti ancora in sospeso dell’Unione bancaria.

La Commissione ha richiesto al Parlamento Europeo e al Consiglio dell’Unione Europea di affrontare i temi ancora in sospeso entro la fine dell’attuale legislazione nel 2019. Questo prevede, tra le altre cose, un pacchetto di proposte dirette a ridurre ulteriormente i rischi e a rafforzare la capacità di ripresa del settore bancario dell’Unione Europea. Per quanto riguarda l’assetto istituzionale dell’Unione bancaria, la comunicazione richiede l’istituzione del suo terzo pilastro – il sistema europeo di assicurazione dei depositi (EDIS). Data la mancanza di progressi politici fin da quando tale documento è stato presentato nel 2015, la Commissione propone ora un approccio più graduale con un grado limitato della condivisione dei rischi. È importante notare che il buon funzionamento di un sistema europeo di assicurazione dei depositi richiederà anche ulteriori misure per armonizzare le opzioni e le facoltà discrezionali previste dalla Direttiva sul sistema europeo di garanzia dei depositi (EDIS).

La comunicazione, inoltre, prevede la creazione di una rete di sicurezza, di un “backstop” per il Fondo unico di risoluzione europeo (“SRF”), che fornirà liquidità nei casi in cui le risorse degli azionisti e dei creditori non fossero sufficienti a salvare una crisi bancaria. La Commissione insiste sul fatto che il backstop deve essere attivato il più presto possibile fin dal primo giorno di vita del SRF. Il documento di riflessione della Commissione sull’approfondimento dell’Unione economica e monetaria ha individuato in una linea di credito del meccanismo europeo di stabilità (MES) l’opzione più efficace. Le proposte concrete della Commissione dovrebbero essere previste con il prossimo pacchetto sull’approfondimento dell’Unione economica e monetaria nel mese di dicembre.

Ultimo ma non meno importante, è un pacchetto completo di misure che è stato proposto al fine di affrontare volumi considerevoli di prestiti in sofferenza, con l’obiettivo di agevolare lo sviluppo di mercati secondari per i NPL, compresa la creazione di società di gestione del patrimonio. Inoltre, la Commissione dovrebbe prendere in considerazione l’introduzione di accantonamenti minimi per i futuri investimenti in liquidità, con capitali accantonati per coprire le perdite di NPL. In linea con tale approccio, la Commissione ha inoltre annunciato di prendere in considerazione una proposta che consenta lo sviluppo di titoli obbligazionari sovrani per aiutare le banche a diversificare i portafogli e creare garanzie nelle operazioni transfrontaliere.


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